“Troppo spesso le persone con disabilità crescono senza avere la possibilità di sentirsi rappresentate nella cultura popolare, di avere dei modelli di riferimento in cui rispecchiarsi, e quando vengono chiamate in causa o coinvolte lo si fa nel modo sbagliato, dipingendole come eroi o derelitti, mettendo sempre in primo piano la differenza, la mancanza, la problematicità e non la persona così com’è, con le sue qualità positive e negative. É molto importante combattere i cliché e supportare il lavoro di quegli artisti in grado di creare immagini che si allontanino dagli stereotipi ed aiutino gli osservatori ad acquisire una nuova coscienza visiva nei confronti della diversità. Sono sicura che più immagini di questo tipo vedremo più la situazione migliorerà in futuro”.